giovedì 20 giugno 2013

Metabolismo lento? Scopri come accelerarlo!

Immaginate il corpo come un automobile, a cui  fate il pieno, se viaggiate  piano piano la benzina si consuma. Ora immaginate la stessa macchina che invece rimane chiusa in garage o fa pochi chilometri, è ovvio che il suo sebatoio rimarrà pieno o quasi... poi ovviamente dipende da quanto consuma...
Ora il nostro corpo funziona allo stesso modo, noi mangiando introduciamo "benzina" che dovremmo consumare durante il giorno.
Spesso però il carburante che introduciamo è maggiore di quello che consumiamo, o la nostra "macchina" consuma pochissimo (il che sarebbe ottimo se fossimo un'automobile davvero) e ci ritroviamo ad accumulare riserva che poi si trasforma in grasso corporeo. Di solito bastano le più comuni regole di "vita sana" per perdere peso: mangiare frutta e verdura, ridurre le porzioni, fare attività fisica, o fare 10000 passi, non usare l'ascensore... ma quando questo non basta?
Oggi scopriremo in che modo è possibile aumentare il metabolismo e vivere meglio con noi stessi.
Innanzitutto cerchiamo di spiegare cosa è : il metabolismo è l'insieme dei processi biochimici ed energetici che si svolgono all'interno del nostro organismo; tali reazioni hanno lo scopo di estrarre ed elaborare l'energia racchiusa negli alimenti, per poi destinarla al soddisfacimento delle richieste energetiche e strutturali delle cellule. Un fine meccanismo di regolazione provvede ad equilibrare tutte queste reazioni metaboliche, in base all'effettiva disponibilità di nutrienti e alle richieste cellulari. In parole povere: Accelerare il metabolismo
il metabolismo è la velocità con cui il nostro corpo brucia le calorie per soddisfare i suoi bisogni vitali. Il dispendio energetico però è influenzato da tre fattori:
  • Il metabolismo basale: Accelerare il metabolismo
    il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia;
    gcjshgshdvgj
  • La termogenesi indottta dalla dieta;
  • L'attività fisica.
Ora il segreto sta nell'aumentare il metabolismo basale. Ed è cosi che ogni giorno bruceremo più calorie quasi senza fare fatica, e far in modo di bruciare grasso più velocemente anche quando non facciamo cose impegnative.
Ecco cosa fare:
  • Eliminare tutte le bevande ad alto contenuto di zuccheri, tutti gli snack e tutti i cibi pronti.
  • Migliorare la qualità del tuo sonno;
  • Evitare lo stress, é scientificamente provato che aumenta la produzione di cortisolo nel nostro corpo favorendo l'aumento di peso;
  • Evitare le "diete miracolose" a basso contenuto calorico che affamano il nostro corpo e rallentano il metabolismo  impedendoci di consumare troppe calorie (il nostro corpo è progettato per la sopravvivenza);
  • Accelerare il metabolismo
    Fare almeno due o tre allenamenti alla settimana di durata non inferiore ai 40 minuti;
  • Fare più pasti durante la giornata senza mai abbuffarsi, l’ideale è cinque;
  • Non rinunciare mai alla colazione;
  • Idratare bene l’organismo: bere acqua o tè verde, anche le spremute di pompelmo e i succhi d'ananas non zuccherati, aiutano.
  • Aggiungere alla dieta  minestre di verdura e legumi.
         

                                                                                                     (Fonti: Varie)

martedì 18 giugno 2013

Kinesio taping: i cerotti colorati che aiutano il corpo.


Tutti ricordiamo l'immagine di Balotelli che, esultando dopo il gol agli Europei, si togli la maglia e mostra quei simpatici cerotti blu sulla schiena. Molti di noi si saranno certamente chiesti cosa fossero e soprattutto se non fossero solamente un decoro sul corpo dello sportivo in abbinamento alla sua capigliatura da combattente.
Invece no, quei cerotti altro non sono che un nuovo modo per prevenire o curare dolori articolari o muscolari, tecnicamente si chiama KINESIO TAPING o TAPING NEUROMUSCOLARE.
Ma cosa è in realtà e come funziona? 
La nascita di questo metodo risale agli anni Settanta ed è opera di un giapponese, il dottor Kenzo Kase. Ha fatto la sua comparsa ufficiale nel mondo dello sport in occasione delle  Olimpiadi di Seul nel 1988 con la Nazionale Giapponese di Pallavolo, ma nel corso degli anni la sua diffusione ha raggiunto tutto il mondo. In Europa la prima comparsa è avvenuta in occasione delle Olimpiadi di Atene nel 2004. E' impiegato nel trattamento dei dolori muscolo articolari e nella cura di piccoli edemi ed ematomi sottocutanei,  basato sull’applicazione di un bendaggio elastico adesivo con obiettivi terapeutici e bio-meccanici; questa tecnica può essere impiegata in molte aree della fisioterapia e della riabilitazione come supporto per mantenere i risultati ottenuti. 
Il nastro elastico è un particolare tipo di cerotto  in cotone, che non rilascia alcun principio attivo ed è stato brevettato appositamente per il trattamento di piccole lesioni di natura neurologica e/o ortopedica utilizzato per trattare le lesioni di sportivi e atleti e molti disturbi fisici.  Compito dei  muscoli, non è solo quello di muovere il corpo, ma anche il controllo della circolazione dei fluidi venosi e linfatici e della temperatura corporea. Se correttamente applicato questo speciale cerotto può  potenziare gli effetti del trattamento riabilitativo.
Nella lettertura scientifica vi sono prove che l'uso di questo metodo possa produrre significativi benefici clinici. Uno studio randomizzato ha evidenziato un effetto positivo statisticamente significativo subito dopo l'applicazione nella diminuzione del dolore alla spalla, in particolare nei movimenti di abduzione (allontanamento dell'arto dal corpo); di fatto con l’applicazione del nastro non viene ricercato un effetto a lungo termine anche perchè dopo 72 ore viene rimosso. E molto utile se applicato sugli atleti  e nei non sportivi subito dopo la seduta di fisioterapia.
Il vantaggio rispetto ai tradizionali bendaggi è dovuto al fatto che si tratta di un prodotto elastico, non rigido, che consente agli sportivi di muoversi più liberamente, e sentirsi protetti. Inoltre essendo in cotone (non contiene lattice) si riducono  i rischi di sviluppare forme allergiche o di irritazione alla pelle. 
Il cerotto viene  applicato sulla pelle, tagliato a forma di ventaglio,  determinando una serie di  "piccole onde", che vanno ad agire sul flusso linfatico come pompe di drenaggio, favorendo così il riassorbimento dell'edema proprio per questo motivo è molto utilizzato per  ridurre l'infiammazione, la fatica e il dolore muscolare.
Il cerotto è in grado, infine, di svolgere una funzione propriocettiva, come protezione del tendine e del legamento, perchè aiuta a mantenere in posizione corretta le articolazioni e aumenta la percezione di stabilità sulla meccanica articolare
La pelle, l'organo più grande del nostro corpo, è dotata di una serie di ricettori nervosi che attraverso degli stimoli esterni possono comunicare con i muscoli sottostanti, il kinesio
taping  può, a seconda della posizione, della direzione e della tensione, inibire un muscolo sovraccaricato e contratto, che preme sui ricettori del dolore, o viceversa stimolarne uno ipotonico (debole). In questo modo si attenua il dolore e si ripristina progressivamente la funzione motoria.
Inoltre è stato dimostrato che utilizzato su pazienti affetti da colpo di frusta vi è un beneficio statisticamente significativo di questa metodica nelle prime 24 ore dall’applicazione. 
Il kinesio taping è indicatoin presenza di:  
  • Disfunzione articolazione temporo-mandibolare
  • Spalla congelata
  • Tendiniti
  • Epicondiliti
  • Epitrocleite
  • Sindrome da Impingement della spalla
  • Distorsione di caviglia
  • Patologie della cuffie dei rotatori
  • Contratture muscolari
  • Fascite plantare
  • Sublussazione della rotula
  • Stiramento dei legamenti collaterali e dei crociati del ginocchio
  • Sublussazione di spalla
  • Torcicollo
  • Colpo di frusta
  • Edema traumatico o post-chirurgico
  • Instabilità capsulo-legamentose e articolari
  • Squilibri muscolari (tra muscoli antagonisti)
Questo metodo adotta i principi della scienza Kinesiologica, la filosofia di questo metodo é in perfetta sintonia con l'idea che una "funzione costituisce l'organo", quindi con i concetti base dell'osteopatia
Questo metodo inoltre non ha particolari controindicazioni, non va comunque applicato su ferite aperte, dermatiti e altre patologie cutanee; inoltre può essere applicato anche su bambini e sugli anziani.
Gli effetti derivanti dall'utilizzo del taping neuromuscolare sono:

1. Supporto al muscolo

Evita danni e crampi
Aumenta l'ampiezza del movimento

2. Rimuove la congestione

Evita danni e crampi
Aumenta l'ampiezza del movimento
Migliora la circolazione del sangue e della linfa
Rimuove gli eccessi di calore e di sostanze chimiche
Riduce l'infiammazione

3. Corregge i problemi articolari

Aumenta l'ampiezza del movimento
Riduce il dolore
Riduce l'infiammazione

4. Attiva il sistema analgesico endogeno

Migliora l'ampiezza del movimento
Riduce il dolore
Riduce l'infiammazione

Il kinesio taping è inutile se applicato male, quindi è sconsigliato il "fai da te" quindi il mio solito consiglio è quello di cercare terapisti esperti che abbiano praticato corsi appositi e che sappiano quindi come posizionare nel modo corretto le strisce elastiche.


                                                                                        (Fonti: Varie)

mercoledì 12 giugno 2013

-3 kg in una settimana? La dieta dello yogurt


Ormai l'estate è alle porte e come tutti gli anni molte di noi sono arrivate all'appuntamento con la prova costume decisamente impreparate. E allora come fare per recuperare la linea? Un rimedio veloce ed efficace è rappresentato dalla dieta dello yogurt che promette di far perdere fino a 3 kg in una settimana. 
Ricordo però che essendo un rimedio drastico è bene non abusarne visto che, si lo yogurt fa bene, questo tipo di alimentazione è alquanto sbilanciato.
La dieta dello yogurt punta su un obiettivo preciso: consumare ogni giorno yogurt naturale o alla frutta che facilitano la digestione. Sono consentite la saccarina e le infusioni come tè e caffè. La dieta dimagrante a base di yogurt non è indicata per chi soffre di colesterolo alto oppure di calcoli renali o epatici a causa del suo elevato contenuto di calcio e fosforo. E mi raccomando, non va seguita per più di due settimane. O in alternativa una settimana ogni 6 settimane, giusto per tenerci in forma.
Il principio fondamentale di questa dieta è consumare più volte al giorno un vasetto di yogurt naturale, spesso con aggiunta di frutta fresca, capace di smorzare la fame e accelerare la digestione.
Tra i cibi più consigliati da abbinare allo yogurt ci sono riso integrale, cereali, verdure e pesce, mentre sono da evitare la carne, gli insaccati, i dolci, l’alcol, le bibite gassate e succhi di frutta.
Per quanto riguarda i condimenti, per i giorni di dieta – ma è comunque un’ottima abitudine sempre – bisogna consumare solo olio d’oliva a crudo. Niente grassi cotti. Un cucchiaio al giorno di olio, tuttavia, non solo è permesso, ma anche consigliato. Se si usa sulle verdure, sul pesce si possono usare succo di limone e spezie a piacere.
Io consiglio di abbinare questo regime alimentare all'attività fisica, giusto per aiutare il corpo a ritrovare la linea ma non perdere il tono muscolare. Una corsetta leggera di 20 minuti o anche una bella passeggiata a passo veloce o una passeggiata in bici possono garantirci belle gambe e un bel lato B sodo. 

EccO A VOI 2 GIORNI DI DIETA, POSSONO ESSERE ALTERNATI. VA SEGUITA PER 5 GIORNI. 

Io consiglio di mangiare il terzo giorno a cena un petto di pollo o tacchino arrosto con poco olio e senza sale.

PRIMO GIORNO:
  • prima colazione
    • un bicchiere d'acqua fresca (appena svegli)
    • 300 g di yogurt magro (a scelta si possono aggiungere cereali integrali o frutta)
    • the verde o caffè non zuccherati
  • pranzo
    • 300 g di yogurt magro
    • brodo vegetale
    • 2 gherigli di noce.
  • spuntino pomeriggio
    • 300 g di yogurt magro
    • frutta fresca
  • cena
    • 300 g di yogurt magro
    • minestrone di verdura
    • una tazza di camomilla, (prima di dormire)
 SECONDO GIORNO: 

  • prima colazione
    • un bicchiere d'acqua fresca (appena svegli)
    • 300 g di yogurt magro (a scelta si possono aggiungere cereali integrali o frutta)
    • the verde o caffè non zuccherati

  • pranzo
    • 300 g di yogurt magro
    • brodo vegetale
    • frutta
  • spuntino pomeriggio
    • 300 g di yogurt magro
    • the verde o caffè non zuccherati
    • frutta
  • cena
    • pesce
    • insalata mista fresca all'olio (10 g) e limone
    • spremuta d' arancia
    • un panino integrale
    • una tazza di camomilla (prima di dormire)

Durante il primo giorno, mangerete davvero pochino, ma consumerete molto yogurt (tenete conto che un vasetto di yogurt contiene 125 g). Così il gonfiore addominale sparirà subito e potrete affrontare con più entusiasmo "le restrizioni" successive.
Nei quattro giorni seguenti, continuerete a mangiare yogurt, ma la sera potrete cenare con pesce e tanta insalata. Se durante la giornata avete fame sgranocchiate verdura cruda, per esempio le carote, oppure la frutta. Non preoccupatevi delle quantità.
Dopo i cinque giorni di dieta, quando finalmente avrete perso quei due, tre chili di troppo e riuscirete a chiudere la lampo dei pantaloni, evitate di abbuffarvi: riprendete a mangiare normalmente, pur mantenendo qualche sana abitudine. Per esempio continuate a evitare gli spuntini e a riempire il vuoto dello stomaco con frutta e verdura e soprattutto abituatevi ad una vita sana e ne gioverete per un lungo periodo.



                                                                                                                      (Fonti varie)

lunedì 3 giugno 2013

Quando il movimento diventa malattia: la VIGORESSIA


E’ il 1993 quando la vigoressia viene per la prima volta descritta in una pubblicazione scientifica, ed il termine stesso con il quale oggi la si definisce non è ancora stato coniato. I modi per definirla si sono, in questi anni, moltiplicati, parlando di bigoressia o più genericamente di complesso di Adone.
Il disturbo dell’immagine corporea si manifesta con una esasperazione estrema dell’ alimentazione e la difficoltà a porsi in contatto con il mondo esterno, la mancanza di considerazione per se stessi e del proprio mondo personale, la sfiducia, fino ad arrivare alla denigrazione del proprio corpo e alla totale insoddisfazione per la propria forma.
In particolar modo, gli uomini affetti da questo disturbo pensano di avere dimensioni corporee troppo piccole, spesso presentano altre caratteristiche psicologiche a rischio per disturbi mentali come ad esempio disturbo dell’umore, depressione, ansia, tendenza all’isolamento sociale, elevati livelli di perfezionismo, narcisismo e aggressività, scarsa autostima e infine disturbi del comportamento ossessivo-compulsivo.
Soggetti che hanno una percezione distorta del loro corpo, ma non individui magrissimi che continuano a vedersi grassi e bisognosi di dimagrire, quanto soggetti muscolarmente ipertrofici che si percepiscono come flaccidi e poco tonici, tanto da ricercare in modo esasperato un ideale di bellezza e perfezione che inevitabilmente è sempre un po’ più distante del livello raggiunto.
I soggetti affetti da anoressia reverse credono di essere piccoli e deboli, nonostante l’evidenza mostri che in realtà sono grossi e ben dotati, insoddisfatti del loro aspetto fisico sempre protesi al raggiungimento del loro ideale di immagine corporea, spesso sono accaniti frequentatori di palestre, modificano il loro comportamento sociale, trascurano le amicizie, evitano di mostrare in pubblico il loro corpo, si allenano intensamente anche se malati o infortunati , rinunciano al lavoro pur di non saltare la seduta in palestra o modificare il loro programma di allenamento, adottando diete bizzarre iperproteiche e ricche di integratori di ogni genere.

Il forte desiderio, diffuso anche tra i body builder, di controllare il proprio metabolismo attraverso la dieta e l’esercizio fisico, è simile alla necessità di controllo che si riscontra tra i pazienti affetti da anoressia nervosa.
Che lo sport faccia bene è un dato di fatto, ma quando si esagera si può incorrere in una vera e propria malattia solo che qui l'ossessione è soprattutto per il movimento fisico, infatti ci si muove continuamente, si fa palestra per tantissime ore al giorno perchè perseguitati dall'idea di avere un fisico perfetto. Ci si specchia continuamente perchè si ritiene di avere un fisico troppo magro, comportamento tipico degli anoressici che al contrario dei vigoressici però si vedono grassi.
Si sviluppa una vera e propria dipendenza dallo sport, trascurando le amicizie, i legami famigliari, una sorta di isolamento dalla realtà circostante per inseguire un solo ed unico obiettivo, essere in forma, al top della forma.
Insieme alla dipendenza dallo sport si finisce per essere ossessionati dai cibi iperproteici, si sta fin troppo attenti a ciò che si mette nel piatto e molti soggetti consumano dosi massice di anabolizzanti e proteine per aumentare i muscoli finendo per avere conseguenze gravi sul piano della salute.
Riconoscere il soggetto affetto da vigoressia dunque, non è difficile. Egli ha infatti una  resistenza fisica fuori dal normale e la stanchezza viene interpretata come debolezza, lo sfinimento una sensazione positiva. Si vuole sempre di più, non si è mai soddisfatti di se stessi e si perde il contatto con il proprio corpo.
Le persone colpite da Vigoressia sono donne e uomini oltre i trent’anni, ossessionati dal proprio corpo e intenzionati a fare tutto ciò che è possibile per aumentare la massa muscolare. Chi ne soffre in realtà cerca di combattere un senso di incertezza sull’unico ambito in cui può intervenite ” l’aspetto fisico”. Dal punto di vista psicologico la bigoressia (ovvero fame di grossezza) fa sì che la ricerca spasmodica del proprio corpo come asciutto e muscoloso viene accompagnata da una consequenziale insoddisfazione cronica per quello che è il proprio aspetto fisico, accompagnato da un’ossessiva paura di perdere all’improvviso gli obiettivi raggiunti nella forma fisica.
Ecco perché il bigoressico passa la maggior parte del tempo a cercare di mantenere quel tono muscolare perfetto raggiunto con anni di sacrifici e rinunce. Accanto ad una visione del proprio corpo deformata riscontriamo anche un’alterazione dello schema cognitivo.
La ricerca ossessiva della perfezione, denota un progressivo distacco della realtà, e da tutti è percepito solo essere esclusivamente in funzione del raggiungimento di un fisico perfetto.

Un ruolo importante è gioca to anche dai modelli culturali di bellezza e prestazione fisica nei contesti sportivi, dalle pressioni di compagnie, allenatori, com petizioni. Se, poi, alla base, ci so no un senso di inadeguatezza, la paura di fallire ma anche la bas sa statura, ci si convince di poter risolvere le proprie fragilità co struendosi una fisicità imponen te, in palestra, ma anche a tavola.
E’ un gioco altamente pericoloso che dà l’illusione che un giorno potremmo essere felici col nostro nuovo e perfetto corpo.
La cosa difficile può essere riuscire a far comprendere a chi soffre di vigoressia o bigoressia che questi eccessi sono il sintomo di una profonda insicurezza.
In genere non riconoscono il loro disturbo in quanto tale, e non si rivolgono a uno specialista affinché li possa aiutare. Può essere di grande aiuto un percorso di psicoterapia, ma serve anche l’intervento del medico o di un equipe con diverse figure professionali che possano cooperare per il riequilibrio corpo-mente del paziente.


                                                                                                            (Fonti: Varie)